I luoghi del libro

Torino

Con le sue piazze e le sue strade, il capoluogo piemontese è lo scenario principale della prima indagine con cui si misurerà la Squadra T, un neonato gruppo di poliziotti che indagherà in merito alla scomparsa di Elena Marangoni, una giovane di buona famiglia. L'evoluzione del caso e i relativi indizi condurranno i poliziotti attraverso luoghi più o meno conosciuti della città.

Piazza Vittorio Veneto, Torino

"In giornate come quella, Enrico, ringraziava il destino di avergli concesso la fortuna di abitare nei pressi di uno dei luoghi più belli della città: piazza Vittorio Veneto. La casa dei Marangoni si trovava nell'ultima strada parallela a nord della piazza e la loro camera da letto aveva la finestra orientata a est e, in mattine come quella, il sole, facendo capolino alle spalle del Monte dei Cappuccini, li svegliava dolcemente attraverso le fessure delle persiane."

Melezet, Bardonecchia

Elena Marangoni, la ragazza che sparirà misteriosamente all'inizio della vicenda narrata, ama molto le camminate in montagna e il Melezet, una delle belle borgate di Bardonecchia, è una delle sue tappe favorite, visto che ospita la casa di villeggiatura della famiglia della sua amica di infanzia, Margherita.

Piazza C.L.N., Torino

"A Torino vi è una piazza dedicata al Comitato di Liberazione Nazionale in cui sono presenti due fontane che rappresentano i due fiumi principali che cullano la città: il Po e la Dora, appunto. La piazza fu restaurata durante il ventennio fascista seguendo quello stile marziale e tipicamente squadrato dell’epoca; le fontane di per sé sono un po’ bruttine: si tratta di semplici parallelepipedi simili a degli altari dalle quali sgorga l’acqua raccolta in vasche molto basse e lineari. Per arricchire questo colpo d’occhio, poco dopo il rifacimento vennero aggiunte delle statue raffiguranti i due fiumi, un uomo barbuto per il Po e una donna formosa per la Dora. Per i torinesi è abbastanza normale pensare alla Dora come il fiume femminile e al Po come quello maschile. Per cui gli agenti si erano concentrati sulle vie che costeggiano le due sponde del fiume per tutta la città, ovvero i Lungo Dora, che tuttavia erano molto estesi, praticamente attraversavano tutta la zona settentrionale dell’abitato dal confine occidentale alla base della collina."