antoniofalcoscrittore.it

Nuovo romanzo!
In uscita nelle prossime settimane!

4 ottobre 2024

Il lavandaio di Bertolla

Torino, 1944.

Francesco, un ragazzino di dodici anni, già privato a causa della guerra della figura del padre, si trova presto a fare i conti con la condizione di orfano per colpa di un bombardamento che devasta il quartiere in cui vive.

Questa sarà l’occasione per fare la conoscenza del mondo dei lavandai del quartiere Bertolla, poco fuori Torino. Una zona della città che ospita da decenni questa attività votata al lavaggio dei panni dei torinesi e in cui Francesco finisce a vivere.

Passano gli anni e nel 1955 un Francesco, ormai giovane adulto e integrato benissimo in una famiglia di lavandai, è costretto ad affrontare una serie di vicissitudini quando il suo padre adottivo verrà arrestato per omicidio.

Il romanzo è un giallo storico, che ha sullo sfondo da una parte il mondo contadino dei lavandai di Bertolla, in procinto di scomparire schiacciato dal progresso industriale, e dall’altra le ancora vive conseguenze del Secondo Conflitto Mondiale che condizionano la vita delle persone.

Presentazioni recenti

Presentazione presso la biblioteca civica di Mondovì

18 maggio 2024

Biblioteca "Carlo Maria Martini": presentazione di Delitti senza fissa dimora

16 novembre 2023

Biblioteca Civica Cascina Marchesa - Il padre imperfetto

8 novembre 2023

Ultime pubblicazioni

Delitti senza fissa dimora

Una nuova indagine per la Squadra T

Disponibile dal 18 aprile 2023 un nuovo romanzo con protagonista la Squadra T della Questura di Torino. Ecco il testo della quarta di copertina:

"Mentre in Italia imperversa la seconda ondata del coronavirus, un altro tipo di killer miete vittime innocenti tra le vie del centro storico di Torino: diversi barboni vengono mutilati e uccisi, per poi essere abbandonati nei luoghi più caratteristici del capoluogo piemontese.

Un team di poliziotti, denominato Squadra T, sarà chiamato a supportare le inconcludenti indagini della Mobile, ma anche per loro saranno molte le difficoltà da superare.

Qualche mese prima, un imprenditore quasi in fallimento sfiora, in un campo di prostitute fuori città, un importante politico locale in forte ascesa e lo ricatta per estorcergli denaro, altrimenti svelerà al mondo la sua passione per il sesso mercenario.

L’uomo si arrende al suo ricattatore. Poco dopo, tuttavia, l’imprenditore scompare: un suicidio apparente, ma senza cadavere.

Le due vicende, poco distanti nel tempo, troveranno una convergenza temporale – e non solo – nelle indagini dei poliziotti, portando il lettore a vivere le serrate fasi dell’inchiesta e a scoprire i segreti della Torino più antica e misteriosa."

Sono nato a Torino nel 1973. Sono sposato e ho due figli.

Laureato in Scienze dell’Educazione, avrei dovuto fare il formatore, ma, a causa delle misteriose curve della vita, faccio da una ventina d’anni l’informatico presso l’Università, proprio all’ombra della Mole Antonelliana. Felicemente, direi.

Ho sempre amato la bicicletta e i libri, ma, non avendo alcuna speranza di sfondare con la prima, ho incominciato a scrivere gialli: Il cane che avrebbe dovuto chiamarsi Fido (2017), La stella a sei punte (2018), Ultime volontà di Musini Arturo (2020), Una vita di troppo (in uscita nel 2021), tutti editi da Il Ciliegio Editore. Nessuno tratta di argomenti ciclistici, magari in futuro, non si sa mai... (continua)